Sue le lotte contro la disparità di genere nella musica e per avvicinare i giovani alle opere classiche: scopriamo di più su Beatrice Venezi.
La sua fluttuante chioma bionda e gli abiti dai colori sgargianti che indossa assecondano l’energia che si sprigiona ad ogni suo colpo di bacchetta: Beatrice Venezi è una dei direttori d’orchestra italiani che più si è fatta notare negli ultimi anni, anche all’estero. Tra l’impegno sociale che porta avanti e le polemiche suscitate in diverse occasioni, ecco tutto ciò che sappiamo su di lei.
Beatrice Venezi: la biografia
Beatrice Venezi è nata a Lucca, in Toscana, il 5 marzo 1990 (è quindi del segno zodiacale dei Pesci). Suo padre, Gabriele Venezi, è un immobiliarista ed ex dirigente nazionale dell’organizzazione neofascista Forza Nuova.
Dopo aver frequentato il liceo artistico a Lucca, segue la sua passione per la musica e si diploma in pianoforte all’Istituto Superiore di Studi Musicali Rinaldo Franci di Siena nel 2010, e in direzione d’orchestra col massimo dei voti al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano nel 2015, sotto la guida di Vittorio Parisi.
Già prima di diplomarsi, il talento di una giovanissima Venezi viene riconosciuto con il primo premio al “Concorso nazionale di interpretazione pianistica R. Zucchi” e al “Concorso nazionale per giovani musicisti Luigi Zanuccoli”.
Beatrice Venezi: la carriera
Con la sua bacchetta fresca di studi, Beatrice Venezi ha l’opportunità di collaborare come assistente direttore all’Armenian State Youth Symphony Orchestra e come direttore principale alla Nuova Orchestra Scarlatti Young di Napoli.
La sua fama cresce e viene chiamata a dirigere prestigiose orchestre in tutto il mondo, come quella del Teatro La Fenice, la New Japan Philharmonic o quelle di nazioni come Armenia, Georgia e Azerbaijan, dove diventa la prima donna ad essere mai salita sul podio. Diventa anche direttore principale ospite dell’Orchestra della Toscana e dell’Orchestra da Camera Milano Classica, fino ad essere nominata direttore artistico della Fondazione Taormina Arte nel 2022.
Con all’attivo più di 160 concerti sinfonici e 50 spettacoli d’opera, la Venezi si è distinta per il suo impegno nel cercare di portare la musica classica più vicina al grande pubblico, prendendo parte ad eventi in contesti peculiari e decisamente pop. Ha ad esempio accompagnato il rapper Rocco Hunt agli MTV Digital Day 2016 e si è esibita al Lucca Summer Festival, manifestazione di matrice pop-rock.
Ha anche vestito i panni del giudice nei programmi AmaSanremo e Sanremo Giovani, fino a calcare il palco dell’Ariston nel 2021 come co-conduttrice al fianco di Amadeus. Sempre guidata da questo intento, unitamente alla volontà di eliminare il gender gap nella sua professione, ha pubblicato diversi libri come Allegro con fuoco e Le Sorelle di Mozart. Storie di interpreti dimenticate, compositrici geniali e musiciste ribelli.
Indicata da Forbes come una dei 100 leader del futuro under 30, nel novembre 2022 è stata nominata consigliere per la musica da Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura sotto il governo Meloni.
Beatrice Venezi: la vita privata
La direttrice – o meglio, direttore d’orchestra, come ama farsi chiamare – non lascia quasi mai trapelare dettagli sulla sua sfera più privata: sappiamo solo che la sua base è Lucca e che in un’intervista del 2019 ha fatto riferimento ad un fidanzato, non italiano e non musicista. Per il resto, non si sa nulla.
Beatrice Venezi: curiosità
Pur arrivando dalla musica classica, la Venezi ha pubblicato ben due CD: My Journey e Heroines, rispettivamente nel 2019 e nel 2021.
Con Andrea Bocelli e il loro Nessun Dorma, è stata l’unica italiana ad esibirsi a Buckingham Palace nel corso del concerto per il Giubileo di Platino della regina Elisabetta II.
Beatrice Venezi non è estranea alle polemiche: da quelle nate dalla sua preferenza dichiarata di essere chiamata “direttore d’orchestra” al maschile, fino a quelle sulla sua partecipazione al concerto del Capodanno 2024 di Nizza, ostacolata da diversi comitati antifascisti che la etichettano di essere “neofascista”.